Dal diario di Adriana
Giorno 9
Non ho mai avuto grandi simpatie per i sovrani e le monarchie, sebbene in alcuni paesi dell’Europa del nord si muovano come cittadini qualunque e quindi quel titolo sia solo simbolico. Ma in queste ore si sente ancora l’eco sui social del mirabile discorso della Regina Elisabetta e la Gran Bretagna ci appare, ancora una volta, in tutta la sua peculiarità. Non solo perché – consentitemi un minimo di ironia – prima di noi avevano capito che imparare a fare le file è fondamentale ma perché loro la Regina l’adorano e non vogliono proprio farne a meno.
Lei è comparsa in tv solo per 4 minuti, come un’icona che non può concedere più di tanto al suo popolo ma che già, con il suo apparire, è in grado di lasciare un segno. Ha ovviamente i capelli cotonati e un vestito verde con una spilla, lo sguardo pacato e il tono fermo anche se i suoi discorsi alla nazione si contano sulle dita di una mano in 68 anni e quindi il momento è davvero storico. In estrema sintesi chiede ai suoi concittadini di essere forti come sempre, ringrazia gli operatori sanitari in prima linea nella battaglia al Covid, ringrazia chi continua a fare il proprio dovere quotidiano fuori casa e chi resta a casa per proteggere le persone vulnerabili. Parla di comprensione reciproca e autodisciplina, una sorta di orgoglio nazionale che – spiega – definisce il nostro presente e il nostro futuro.
Torneranno giorni migliori e ci incontreremo di nuovo
Poi conclude: torneranno giorni migliori e ci incontreremo di nuovo. Frase che, ovviamente, è stato molto sottolineata dagli opinionisti.
Quei quattro minuti storici sono stati pronunciati proprio mentre lo sgangherato premier Boris Jhonson veniva trasportato in ospedale per il Covid 19. Da principio – come molti di noi ricordano – aveva proclamato che dovevamo rassegnarci a perdere molti familiari poiché solo attraverso questa specie di selezione naturale il popolo britannico avrebbe ottenuto la cosiddetta immunità di gregge. Poi aveva corretto il tiro ma i social media sono impietosi e, questo è chiaro, umoristi e vignettisti continueranno a ironizzare sulla sua faccia sconvolta nell’ultima apparizione pubblica. E chissà che – superata la malattia (ovviamente auguriamo al premier pronta guarigione) gli inglesi non abbiano un sussulto di orgoglio e si accorgano delle modeste qualità del loro leader.
Antica e straordinariamente attuale
Lei, invece , la Regina, è lì. Nella sua splendida solitudine. Nel suo castello di Windsor, con due soli paggi – si chiamano ancora così – e il consorte Filippo. Rassicurante e tosta. Dura e materna. Antica e straordinariamente attuale. E quindi che dire: lunga vita alla Regina!