Alessandra Calanchi è nata nel 1959 a Bologna, dove si è laureata in Letteratura Angloamericana col mitico professor Guido Fink, sotto la cui guida ha poi frequentato il dottorato e il post-doc a Firenze. Questo incontro ha segnato la sua attività professionale, portandola a occuparsi non solo di letteratura (inglese e americana), ma di cinema e di studi culturali, di romanzo popolare e di genere, di traduzione e di mille altre cose ancora.
Insaziabile lettrice e onnivora consumatrice di film, ha pubblicato la prima recensione subito dopo la laurea, pubblicato il suo primo libro subito dopo il dottorato, vinto prima un concorso a scuola e poi all’università, e nel tempo libero ha viaggiato come una trottola e partecipato a una quantità di convegni in Italia e all’estero.
All’Università di Urbino, dove insegna come professore associato (sperando nella “chiamata” visto che ha l’idoneità di ordinario), organizza ogni anno a novembre con un gruppo di illuminati colleghi l’evento URBINOIR, dedicato al noir in tutte le sue forme (<urbinoir.uniurb.it>), e unisce volentieri la ricerca con la didattica, coinvolgendo gli studenti in vari progetti e pubblicazioni.
Fra i suoi campi prediletti emergono in primis la narrativa poliziesca e noir, il romanzo ebraico americano, i rapporti fra letteratura e cinema, e, negli ultimi tempi, i soundscape studies (studi sul paesaggio sonoro) e le rappresentazioni del pianeta Marte nella produzione letteraria e culturale americana.
È membro dell’Associazione Italiana di Studi Nord-americani (AISNA), socia onoraria dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi (ACISF) nel cui sito cura una sezione sulla crime literature, e frequenta da molti anni una festosa combriccola di serissimi studiosi di Sherlock Holmes (Uno studio in Holmes, www.unostudioinholmes.org nell’ambito della quale coordina una sezione chiamata CCH – Circolo Culturale Holmesiano).
Con la Oakmond Publishing il 20 luglio 2019 a 50 anni esatto dall’allunaggio ha pubblicato un testo magico-poetico su Marte e, successivamente, una raccolta di saggi sul cinema dal titolo American Movies mon amour.