Dal diario di Adriana
Giorno 34
Ho sempre detto che gli scrittori scrivono per se stessi perché hanno voglia o necessità di dire qualcosa. Soprattutto a se stessi. E ora che sto per congedarmi da questo appuntamento quotidiano mi rendo conto che è stato così. Ho promesso alla casa editrice che scriverò almeno una volta a settimana per raccontare altro ma di fatto oggi finisce la fase uno e domani inizia la fase due.
Inizia la fase 2
Ed eccoci tutti quanti a immaginare. A coltivare qualche speranza mentre circolano sul web ricostruzioni di alberi genealogici per capire quali siano i nostri parenti fino al sesto grado. Quelli che secondo il decreto avremo la possibilità di andare a trovare.
Nel mio albero oggi è venuta a mancare una persona alla quale volevo molto bene e lo dico con pudore perché alcune cose si vogliono raccontare e altre no. Ricordiamoci che la fase due potrebbe essere più rischiosa della fase uno perché il virus è un mostro subdolo (lo ha detto un esperto) e che quindi da domani verificheremo davvero quanto siamo virtuosi o imbecilli, quanto teniamo alla nostra salute, alla nostra vita e a quella dei nostri cari.
Colorare l’albero dei ricordi
Per oggi vorrei soltanto colorare il mio albero dei ricordi. Dove ci sono io bambina, con tutta la mia famiglia, i miei cugini, i miei zii. Una grande famiglia in un luogo meraviglioso che è la Sicilia fatto di odori e di sapori che ti stordiscono e che non si possono dimenticare.