La Oakmond Publishing è una casa editrice nata dalla volontà di tre imprenditori, tre amici provenienti da campi di ricerca intellettuale molto diversi fra loro ma con una passione in comune: la lettura.
La lettura di libri ben scritti, indipendenti dal genere, dalla storia, dalla difficoltà di linguaggio, dalla sperimentazione artistica o da criteri commerciali che, purtroppo, hanno spesso finito per appiattire la maggior parte della produzione letteraria contemporanea.
Alla Oakmond Publishing siamo convinti che, parafrasando Oscar Wilde, non esistano libri morali o immorali, commerciali o invendibili, di genere o letterari. I libri sono semplicemente libri scritti bene o scritti male. Questo è tutto.
Su questa massima, incisa a fuoco all’entrata della nostra casa editrice, basiamo le nostre scelte.
Siamo un gruppo internazionale dove la differenziazione linguistica è considerata una ricchezza e non un limite. Le nostre pubblicazioni saranno dunque in molte lingue indipendentemente dal luogo dove è basata la sede editoriale.
Pubblichiamo in cartaceo e digitale utilizzando nuove forme di produzione e distribuzione per poter offrire prezzi concorrenziali e una presenza capillare.
Poiché il nostro Re è il contenuto del libro e i suoi più alti dignitari sono i nostri lettori, abbiamo deciso di produrre un libro di piccole dimensioni con copertina flessibile, elegante, leggero e maneggevole che sia il più comodo possibile, facile da portare in giro o da mettere in valigia.
Abbiamo scelto come direttore editoriale Giada Trebeschi non solo per le sue indiscutibili competenze ma anche perché crede fermamente in questo nostro progetto. La ringraziamo per aver accettato con entusiasmo e per aver deciso affidare ai nostri tipi la sua nuova produzione letteraria e saggistica. È suo il primo romanzo che abbiamo pubblicato.
Manterremo il riserbo sulle nostre identità. Sigleremo però i libri scelti per voi con i nostri nomi di battaglia, nomi da partigiani della cultura, nomi carichi di significato simbolico: il Corvo, la Civetta, l’Aquila.
Che altro? Buone letture a tutti voi!